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GOCCIOLATOIO.
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GOCCIOLATOIO.
Definiz: Sost. masc. Term. di Architettura. Membro piano, che ha molto aggetto, e un piccolo risalto e canale nella faccia di sotto presso allo spigolo, e che si pone nella parte superiore della cornice dei cornicioni, delle porte, delle finestre, e nella cimasa dei piedistalli, per fare che l'acqua piovana goccioli giù a piombo, e non scorra lungo gli altri membri architettonici. –
Esempio: Martin. F. Tratt. Archit. 214: La corona ovvero gocciolatoio [è] in cambio della fronte e cigli [della testa dell'uomo].
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 227: Sopra le mensole si pone la fronte dell'opera, ciò è il gocciolatoio e la gola con lo intavolato.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 119: Seguitisi il suo architrave, fregio e cornice con le misure descritte da lui (da Vitruvio), tutte intagliate con le mensole ed uovoli ed altre sorti d'intagli sotto il gocciolatoio.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. Intr. 5, 136: Nel portico mise gli archi sopra le colonne, ed accanto al tetto girò intorno intorno un architrave, fregio e cornicione, ed in quello fece per gocciolatoio una ghirlanda di rosoni intagliati di macigno, che sportano in fuori un braccio e un terzo; talmentechè fra l'aggetto del frontone della gola di sopra, ed il dentello e uovolo sotto il gocciolatoio, fa braccia due e mezzo.
Esempio: Mellin. Descr. Entr. 63: Sopra le colonne [dell'arco] venivano l'architrave, il fregio e la cornice;... e la cornice aveva il suo gocciolatoio co' modiglioni.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 96, 2: Il gocciolatoio è così detto dal suo ufizio, che è di far cadere in terra a piombo l'acqua cadente sopra le membra superiori, che però sporge in fuori assai, e nella parte di sotto s'incava, acciocchè le gocciole dell'acqua non possano assecondare la superficie di esso, e cader sopra le membra inferiori; ma subito si spicchino e cadano. Si fa questo membro, o più o meno aggettato, o maggiore o minore, secondo la natura degli Ordini, e il gusto di chi opra.
Esempio: Casott. Mem. Impr. 22: Posa questa [arme] sopra l'architrave [della porta della chiesa] e si alza fin sotto il gocciolatoio della cornice.
Esempio: Buonarr. F. Medagl. ant. 92: In una sua medaglia mette uno di quei lavori soliti dell'architettura (che si veggono ne' gocciolatoj insieme con i vortici, ed altri simboli dell'uso di quella parte destinata a ricevere e gettar fuora l'acqua) intorno ad un toro.
Esempio: Maff. Anfit. 191: Siegue la cornice con membri.... molto ben disposti, e con gocciolatoio.
Esempio: Galian. B. Vitr. 123: La corona, o sia gocciolatoio colla sua cimasetta, e senza la gola, è quanto la fascia di mezzo dell'architrave: lo sporto del gocciolatoio col dentello si ha da fare uguale allo spazio, che passa da sopra al fregio fino a tutta la cimasa del gocciolatoio.
Esempio: Memor. Bell. Art. 2, 170: La seconda [avvertenza] è, che cominciando la cornice col gocciolatoio, ornato di semplice listello, che sarebbe rimasto troppo secco e meschino col solito sporto; questo è stato tolto affatto da questo membro, mantenuto basso a bella posta, come in altri casi si usa, onde comparisca più sodo e maestoso.
Definiz: § Per similit., dicesi a una Lamina di zinco o di bandone, che talvolta adattasi nella parte sporgente dei tetti, per riparare la fabbrica dalle filtrazioni dell'acqua piovana. E altresì dicesi a Quella modinatura, o a Quella specie di regolo, per lo più a becco di civetta, e con un canaletto nella faccia di sotto, la quale si fa, o si appone, agli sportelli e al telaio maestro delle finestre, nella parte da piè, per impedire che l'acqua che cola giù dai cristalli entri dentro.